LA RISTRUTTURAZIONE

Disabitata ed abbandonata per oltre 50 anni questa casa in stile Liberty sorge in Ortigia e precisamente in Via Roma, la strada pedonale più importante di Siracusa.

Questa dimora dell’Ottocento contesa per anni da acquirenti locali e stranieri, arriverà per ben due volte, in maniera fortuita nelle mani dell’attuale proprietaria Melissa che deciderà di acquistarla, prendersene cura e restituirla agli antichi splendori

L’intervento di ristrutturazione è stato quasi totale ed atipico, rientra in un programma di tutela e salvaguardia, avente come obiettivo la valorizzazione delle tipologie costruttive tipiche della cultura storico-architettonica del posto, attraverso l’uso di materiali locali e naturali ed il recupero di quelli originari (sia nelle coperture, incluse le orditure dei solai, i tramezzi; sia in facciata, compresi eventuali elementi decorativi).

Prima dell’intervento

Tutto l’edificio e la stessa Maison presentava un evidente stato di degrado che si estendeva dalla copertura, con parti crollate, alle murature, in cui erano presenti importanti lesioni e sconnessione fra gli elementi lapidei, dovuti al terremoto, all’azione del tempo e delle piogge, che hanno portato al deterioramento delle malte e conseguente riduzione della resistenza delle strutture.

In copertura, alcune porzioni di tegole ed incannicciato, erano crollate nel solaio sottostante. Gli elementi strutturali lignei, sia della copertura che del solaio interno, apparivano in pessimo stato di conservazione e risultavano sconnessi anche gli elementi costituenti il tavolato del solaio interno.

Alcuni infissi in legno, erano mancanti o rinforzati con tavole inchiodate, per impedire l’accesso di animali all’interno dell’edificio, mentre le porte interne seppure in condizioni di degrado erano tutte presenti e quasi integre.

L’intervento

L’intervento ha riguardato il consolidamento delle superfici e parti degradate e la sostituzione degli elementi strutturali, a cominciare dalle capriate storiche e museali che avendo progressivamente perduto le capacità portanti, in quanto corrose dall’acqua, dai tarli e dal tempo, non erano più in grado di esercitare la funzione statica originaria.

Le pendenze dei tetti sono state riprogettate eliminando le falde spingenti e prediligendo parti “a sbalzo”. I lucernai della scala e degli interni sono stati quasi interamente recuperati.
Grazie ad un’attenta sensibilità è stato possibile recuperare in parte l’immagine originaria, attraverso il recupero dei materiali riutilizzabili e l’inserimento di nuovi, ma identici per colore e tipologia a quelli già esistenti, ciò ha consentito di garantire la conservazione e valorizzazione delle tracce che testimoniano l’origine storica.

Dalla pulitura delle volte, interamente coperte con strati di pittura, presumibilmente perché deteriorate, è emerso un piccolo tesoro fatto di piccoli decori ed affreschi realizzati a mano dagli artisti del tempo. Anche le pareti riportano decori fatti a mano che riproducono boiserie e marcapiani.

L’identità presente in ogni manufatto edilizio storico, anche quando si tratta di “edilizia minore”, è spesso oggetto di degrado, distruzione o travisamento, anche a causa della perdita di consapevolezza dei valori in essa contenuti.

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